Area di Tutela Marina di Capo Mortola

Istituzione e perimetrazione

L’Area di Tutela Marina di Capo Mortola è ad ogni effetto parte integrante dell’Area Protetta regionale “Giardini Botanici Hanbury”, la cui gestione è affidata all’Università degli Studi di Genova, secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 2 e dall’art. 3 della legge regionale 27 marzo 2000 n. 31.

La sua perimetrazione è stata approvata dal Consiglio Regionale il 28/09/2018.

L'ATM di Capo Mortola si propone i seguenti obiettivi:

  1. tutelare il tratto di mare prospiciente i Giardini Botanici Hanbury sotto il profilo biologico e geologico, favorendo la conservazione delle specie, degli ecosistemi e delle formazioni minerali presenti;
  2. favorire, promuovere e sviluppare le attività di ricerca e la fruizione del tratto di mare prospiciente i Giardini Botanici Hanbury a fini scientifici, culturali, sociali, didattici e ricreativi, tenendo anche conto delle attività tradizionalmente svolte nell'area.

L’ATM di Capo Mortola copre il tratto di mare tra la Piana di Latte e i Balzi Rossi nel Comune di Ventimiglia all’interno dei seguenti punti (Datum WGS 84):

                                                               Latitudine                               Longitudine

Miraggio a terra -Balzi Rossi             43° 47’ 02,4’’ N                     7° 32’ 00,0’’ E

Meda a mare – Vertice di Ponente    43° 46’ 19,1’’ N                     7° 32’ 00,0’’ E 

Meda a mare – Vertice di Levante    43° 46’ 00.0’’ N                     7° 34’ 00,0’’ E

Miraggio a terra -Piana di Latte        43° 47’ 23,7’’ N                     7° 34’ 00,0’’ E

Caratteristiche naturali

Il Posidonieto

L’Area di Tutela è caratterizzata dalla presenza di prateria di Posidonia oceanica

Il ruolo fondamentale svolto da Posidonia oceanica è dovuto a diversi fattori, fra i quali:

  • la produzione di una notevole quantità di ossigeno indispensabile allo sviluppo dei processi biologici;

  • la produzione di biomassa ed energia che viene distribuita, attraverso la rete trofica, alla fauna di prateria e successivamente all’esterno, in altri ecosistemi sia limitrofi, sia distanti e molto più profondi;

  • offre riparo ed è area di riproduzione per molti pesci, cefalopodi, bivalvi, gasteropodi, echinodermi e tunicati, costituendo un vero e proprio serbatoio di biodiversità:

  • consolida il fondale sotto costa contribuendo a contrastare un eccessivo trasporto di sedimenti sottili dalle correnti costiere;

  • agisce da barriera smorzando la forza delle correnti e delle onde prevenendo l'erosione costiera;

La rarefazione e la scomparsa delle praterie di Posidonia sono dovute a cause molteplici, fra cui:

  • l’azione meccanica della pesca a strascico che molto spesso agisce, contro le norme di legge, all’interno della batimetrica dei 50 metri;

  • l’azione meccanica provocata dalle ancore e dalle rispettive catene delle imbarcazioni da diporto;

  • l’inquinamento, che può agire in vari modi (agenti inquinanti, torbidità) ed avere varie cause (scarichi, sversamenti di idrocarburi, detergenti e vernici usati nella nautica, rifiuti solidi, ecc.)

  • eutrofizzazione delle acque costiere che provoca un'abnorme crescita delle alghe epifite, ostacolando così la fotosintesi.

Una specie protetta dalle norme comunitarie che è stata rinvenuta principalmente nella prateria a Posidonia è il grande bivalve Pinna nobilis. Quest'ultima è oggetto di un progetto internazionale di ripopolamento resosi necessario a causa della presenza di un protozoo che ne ha causato la morte, fenomeno che ha interessato l'intero Mar Mediteranneo.

Il Coralligeno

Un secondo habitat infralitorale è proprio dei fondi rocciosi ricoperti da macroalghe (coralligeno) che si manifesta sulle numerose secche presenti nel territorio. Sulla Secca detta del ‘Pertuso’, una tra le più rappresentative della zona, sono stati censiti esemplari di grandi dimensioni e in gran numero appartenenti a specie come il dentice (Dentex dentex), i tre saraghi (Diplodus puntazzo, D. sargus e D. vulgaris) e la cernia bruna (Epinephelus marginatus). Oltre ai saraghi sono piuttosto frequenti castagnole, anthias, salpe, orate, dentici, ricciole, pesci luna, gronghi, murene, scorfani e rane pescatrici; più rari sono il Pesce San Pietro (Zeus faber) e il ghiozzo gattopardo (Thorogobius macrolepis). 

Grandi secche che si ergono numerose, come montagne ricchissime di biodiversità, rappresentano siti di notevole importanza per i riproduttori di specie commerciali rilevanti per la pesca professionale e sportiva al di fuori dell’Area di Tutela Marina e carismatiche per il turismo subacqueo. 

Da rimarcare è la presenza del barracuda bocca-gialla (Sphyraena viridensis), ormai frequente in molte parti del Mediterraneo. È facile osservare diverse specie di nudibranchi con splendidi riflessi di ogni colore, tra cui Glossodoris elegans, Hypselodoris tricolor e Umbraculum mediterraneum, attinie (Alicia mirabilis), polpi, granceole, granchi facchino (Dromia personata), ricci, aragoste. I substrati rocciosi delle secche sono coperti da grandi spugne, falsi coralli neri (Savalia savaglia), spirografi, gorgonie rosse e distese di margherite di mare (Parazoanthus axinellae). 

Le sorgenti carsiche

Sui fondali di Capo Mortola si evidenzia anche una sorgente carsica d’acqua dolce, conosciuta col nome di Polla di Rovereto (dedicata al geologo Gaetano Rovereto) e, localmente, con quello di “Funtana sutumarina”, che sgorga a 36 m di profondità da una spaccatura entro una grotta sottomarina. Nel 2003 questa sorgente, segnalata tra i Geotopi di maggiore interesse della Provincia d’Imperia, è stata imbrigliata e ora sgorga poco sotto la superficie da una “clessidra” metallica, con una portata di 100 litri al secondo a una temperatura di 10 °C. 

Relitti e reperti archeologici

Si segnala inoltre la presenza di un relitto di elicottero Gazelle, che giace fra le gorgonie. Poco fuori l’Area di tutela marina intorno a 53 m di profondità giace invece il relitto di uno yacht affondato per un incendio negli anni 70 e colonizzato di innumerevoli anemoni gioiello (Cornyactis viridis).

Infine, tra i valori di questo tratto dell’estremo ponente si possono segnalare ritrovamenti archeologici subacquei risalenti all’epoca romana e sulla riva, a ovest di capo Mortola, il sito preistorico dei Balzi Rossi con annesso museo, anch’esso fondato da Thomas Hanbury.

L’eccezionale ricchezza di specie e di biocenosi, confermata anche attraverso i risultati degli studi e censimenti citati, disponibili in parte sui siti web di REMARE e dei GBH, mette ancora una volta in luce l’importanza del tratto di mare antistante i Giardini Botanici Hanbury.

Con la consapevolezza di queste ricchezze il Regolamento dell’ATM prevede che siano vietati:

-   il prelievo di acqua, l’asportazione, anche parziale, ed il danneggiamento di organismi, formazioni geologiche e minerali e reperti paleontologici ed archeologici

-   lo sversamento di sostanze inquinanti in mare, nonché l’abbandono di oggetti, attrezzi, rifiuti di qualsiasi natura o quant’altro possa determinare direttamente o indirettamente danno all’ecosistema marino.

Regolamento

PER QUESTIONI AMMINISTRATIVE LA MODULISTICA PER LE RICHIESTE DI SEGUITO ELENCATE SARA' DISPONIBILE NEI PRIMI MESI DEL 2025.

Il Regolamento dell’Area di Tutela Marina di Capo Mortola e relative disposizioni attuative, approvati il 01.06.2024 dal Comitato di Gestione dell’Area protetta regionale Giardini Botanici Hanbury e adottato il 12.06.2024 dall’ente gestore Centro di servizi di Ateneo GBH&HBG – Università di Genova. 

Regolamento (versione sintetica)

Il regolamento contiene questi elementi principali:

Accessi

Divieto di transito ad imbarcazioni di dimensione superiore a 24 m, ad una distanza inferiore a 500 m dalla costa; 

Divieto di accesso in tutta l’area a moto d’acqua e mezzi simili

La navigazione è concessa in esclusivo dislocamento

Ormeggi

Divieto di ancoraggio alle unità navali aventi lunghezza fuori tutto superiore a metri 5 su fondale caratterizzato dalla presenza di prateria di Posidonia oceanica; queste, però, possono ancorare nelle zone prive di prateria di Posidonia oceanica, oppure ormeggiarsi alle boe di ormeggio regolamentato predisposte dall’Ente gestore. Le boe per ormeggio presenti all’interno del sito sono di due tipi: - colore giallo per imbarcazioni sino a 15 m l.f.t. massimo; - colore rosso per imbarcazioni sino a 10 m l.f.t. massimo.

L’ormeggio di imbarcazioni a supporto delle immersioni subacquee individuali autorizzate è consentito, nei luoghi indicati sul sito dell’Ente gestore e periodicamente aggiornate. In questi siti sarà anche indicata la modalità di sosta delle imbarcazioni o con ormeggio autonomo o alla panna, per il tempo strettamente sufficiente per effettuare l’immersione.

Pesca

E’ possibile effettuare la piccola pesca professionale ma è riservata a: pescatori residenti a Ventimiglia, pescatori appartenenti a cooperative con sede nel comune di Ventimiglia, imprese di pesca con imbarcazioni iscritte presso gli Uffici Marittimi compresi tra Bordighera e Sanremo, previa autorizzazione dell’Ente gestore. Alla scadenza di ogni autorizzazione di pesca, per favorire il monitoraggio dell’ittiofauna, al concessionario è richiesta relazione sul pescato, indicando tipologia, quantità e taglia

La pesca non professionale è consentita previa autorizzazione dell’Ente gestore, secondo specifiche regolamentazioni. I pescatori non professionisti possono utilizzare le seguenti attrezzature: traina, bolentino, lenze e canne, con un massimo di due attrezzi a persona e comunque non più di tre attrezzi per barca

Immersioni

le immersioni con apparecchio ausiliario di respirazione sia private, sia tramite Centri di immersione e Circoli subacquei, possono essere effettuate dall’alba al tramonto, previa autorizzazione dell’Ente gestore 

le unità navali impiegate per l’effettuazione di immersioni subacquee con autorespiratore devono utilizzare le strutture di ormeggio predisposte dall’Ente gestore o dare fondo nei siti d’ancoraggio a tal fine specificamente individuati mediante coordinate geografiche dall’Ente gestore

Divieti di tutela ambientale

Vietati il prelievo di acqua, l’asportazione, anche parziale, ed il danneggiamento di organismi, formazioni geologiche e minerali e reperti paleontologici ed archeologici

Vietato lo sversamento di sostanze inquinanti in mare, nonché l’abbandono di oggetti, attrezzi, rifiuti di qualsiasi natura o quant’altro possa determinare direttamente o indirettamente danno all’ecosistema marino.

Ormeggio

Le boe di ormeggio sono distribuite su tre campi boe, uno di levante (Baia di Latte) con 7 boe (barche sino a 10 m) e 7 boe (barche sino a 15 m), uno a sud (Punta della Miruna) con 4 (10m) e 4 (15m) boe, ed uno di ponente (Baia Beniamin) con 4 (10m) e 4 (15m) boe

Ormeggio ATM GBH

 

Ormeggio_ATMGBH

Le boe per ormeggio presenti all’interno del sito sono di due tipi:

  • colore giallo, forma tronco-conica per imbarcazioni sino a 15 m l.f.t. massimo;

  • colore rosso, forma toroidale per imbarcazioni sino a 10 m l.f.t. massimo.

L’ormeggio è consentito, ad una sola imbarcazione per boa, con un massimo di permanenza compreso tra mezz’ora prima del sorgere del sole a mezz’ora dopo il suo tramonto. Non è consentito oltrepassare i limiti di tempo stabiliti.

Tutte le imbarcazioni che intendono ormeggiarsi devono obbligatoriamente essere registrate ed assicurate per RC, dandone comunicazione all’Ente gestore che si riserva di non accettare imbarcazioni prive dei requisiti predetti.

Autorizzazioni per l’ormeggio

L’ormeggio ai campi boa deve essere prenotato entro il giorno lavorativo precedente l’ormeggio, indicando i seguenti dati, tramite una comunicazione alla email: gbhsegreteria@unige.it 

Data di ormeggio

Campo boa di ormeggio

Copia dei documenti di identità e codice fiscale del richiedente

fotografia della barca

assicurazione RC 

dichiarazione di presa visione del regolamento dell’ATM e accettazione delle norme ad esso sovraordinate

ricevuta del versamento richiesto.

L’Ente gestore verifica la disponibilità del posto e rilascia se possibile, l’autorizzazione

L’autorizzazione per l’ormeggio vale per una sola giornata. 

Il costo dell’autorizzazione è di 25,00 € di diritti di segreteria

Eventuali danni agli ormeggi, se riscontrati entro i primi 15 minuti dall’inizio dell’ormeggio, devono essere comunicati all’Ente gestore tramite email: gbhsegreteria@unige.it

In caso contrario l’Ente gestore si riserva di addebitarne i costi di ripristino al proprietario dell’imbarcazione che intende sostare

Modulo richiesta autorizzazione ormeggio

Pagamento:   PagoPA per l'Italia     -    IBAN per pagamenti dall'estero

Immersioni

Nell’ambito dell’ATM è possibile effettuare immersioni con apparecchio ausiliario di respirazione sia private, sia tramite Centri di immersione e Circoli subacquei, possono essere effettuate dall’alba al tramonto, previa autorizzazione dell’Ente gestore.

Le unità navali impiegate per l’effettuazione di immersioni subacquee con autorespiratore devono utilizzare le strutture di ormeggio predisposte dall’Ente gestore o dare fondo nei siti d’ancoraggio a tal fine specificamente individuati mediante coordinate geografiche dall’Ente gestore

Autorizzazioni per le immersioni

Le immersioni possono essere effettuate o da singoli o da imbarcazioni diving/turismo ai quali si applicano tariffe differenziate.

Le immersioni devono essere autorizzate entro il giorno lavorativo precedente l’escursione, indicando i seguenti dati, tramite una comunicazione alla email: gbhsegreteria@unige.it  

Data di immersione

Luogo di immersione

Boa di ormeggio/ormeggio autonomo

Copia dei documenti di identità e codice fiscale del richiedente

fotografia della barca

assicurazione RC 

numero dei partecipanti

dichiarazione di presa visione del regolamento dell’ATM e accettazione delle norme ad esso sovraordinate

ricevuta del versamento richiesto

L’Ente gestore verifica la richiesta e rilascia l’autorizzazione

L’autorizzazione vale per una sola giornata, una settimana, un mese o per tutto l’anno solare. 

Il costo dell’autorizzazione è di 20,00 € giornaliera, 70,00 € settimanale, 100,00 € mensile, e di 300,00 € annua + 10,00 € di diritti di segreteria

L’ormeggio di imbarcazioni a supporto delle immersioni subacquee individuali autorizzate è consentito, ove presenti, ai gavitelli singoli contrassegnati e appositamente predisposti dall’Ente gestore, posizionati compatibilmente con l'esigenza di tutela dei fondali, per il tempo strettamente sufficiente per effettuare l’immersione.

Eventuali danni alla boa di ormeggio, se riscontrati entro i primi 15 minuti dall’inizio dell’ormeggio, devono essere comunicati all’Ente gestore tramite alla email: gbhsegreteria@unige.it

In caso contrario l’Ente gestore si riserva di addebitarne i costi di ripristino al proprietario dell’imbarcazione che intende ormeggiare

Ove non presenti, le ubicazioni dei siti autorizzati immersioni subacquee con autorespiratori sono indicate dell’Ente gestore e periodicamente aggiornate. 

Luoghi suggeriti alla data del 01.08.2024

Luogo immersione

LAT N

LONG E

Modalità ormeggio

Monaco NORD

43° 46,372'

007° 33,634'

 

Monaco SUD (Testa del Monaco)

43° 46,314'

007° 33,670'

autonomo

Desolation

43° 46,542'

007° 32,581'

alla panna

Pertuso

43° 46,592'

007° 32,335'

 

San Giuseppe (Riccio)

43° 46,611'

007° 32,660'

 

Aragostine (Elicottero)

43° 46 400'

007° 33,377'

 

Fontana N

43° 46,676'

007° 32,494'

 

Pignatun

43° 46,210'

007° 33,711

 

Modulo richiesta autorizzazione immersioni

Pagamento:   PagoPA per l'Italia     -    IBAN per pagamenti dall'estero

Pesca

Nell’ambito dell’ATM:

  • è possibile effettuare la piccola pesca professionale ma è riservata a: pescatori residenti a Ventimiglia, pescatori appartenenti a cooperative con sede nel comune di Ventimiglia, imprese di pesca con imbarcazioni iscritte presso gli Uffici Marittimi compresi tra Bordighera e Sanremo, previa autorizzazione dell’Ente gestore. Alla scadenza di ogni autorizzazione di pesca, per favorire il monitoraggio dell’ittiofauna, al concessionario è richiesta relazione sul pescato, indicando tipologia, quantità e taglia

  • è consentita la pesca sportiva non professionale sia da terra sia da imbarcazione, previa autorizzazione dell’Ente gestore, secondo specifiche regolamentazioni. I pescatori non professionisti possono utilizzare le seguenti attrezzature: traina, bolentino, lenze e canne, con un massimo di due attrezzi a persona e comunque non più di tre attrezzi per barca

Autorizzazioni per la pesca

La pesca sportiva e quella professionale devono essere autorizzate.

L'autorizzazione per pesca sportiva  sia da terra sia da imbarcazione può essere giornaliera o settimanale e deve essere richiesta entro il giorno lavorativo precedente l'inizio delle attività, indicando i seguenti dati, tramite una comunicazione alla email: gbhsegreteria@unige.it

modulo di richiesta

copia dei documenti di identità e codice fiscale del richiedente

fotografia della barca

tipologia degli attrezzi utilizzati

dichiarazione di presa visione del regolamento dell’ATM e accettazione delle norme ad esso sovraordinate

ricevuta del versamento richiesto.

Il costo dell’autorizzazione è di 10,00 € giornaliera e di 20,00 € settimanale + 10,00 € di diritti di segreteria

L’Ente gestore verifica le caratteristiche della richiesta e rilascia se possibile, l’autorizzazione 

L’autorizzazione può valere per un giorno o per una settimana. 

L’autorizzazione per pesca professionale è mensile o annua e deve essere richiesta entro il giorno lavorativo precedente l’inizio delle attività, indicando i seguenti dati, tramite una comunicazione alla email: gbhsegreteria@unige.it

modulo di richiesta

copia dei documenti di identità e codice fiscale del richiedente

fotografia della barca

tipologia degli attrezzi utilizzati

dichiarazione di presa visione del regolamento dell’ATM e accettazione delle norme ad esso sovraordinate

ricevuta del versamento richiesto

Il costo dell'autorizzazione è di 30 € mensile e di 50,00 € annuale + 10,00 € di diritti di segreteria

L’Ente gestore verifica le caratteristiche della richiesta e rilascia se possibile, l’autorizzazione 

Alla domanda, in caso di rinnovo, deve essere allegata la scheda riassuntiva del pescato effettuato nell’anno solare precedente. 

Modulo richiesta autorizzazione pesca

Modulo pescato anno precedente

Pagamento:  PagoPa per l'Italia e IBAN per pagamenti dall'estero

 


Contatti

Ente gestore
Area Protetta Regionale Giardini Botanici Hanbury  - La Mortola

Corso Montecarlo 43
18039 Ventimiglia (IM)
tel. (+39) 0184 226624
fax (+39) 0184 226632
Presidente: Prof. Luigi Minuto

 

Ultimo aggiornamento 20 Dicembre 2024