Potatura Cupressus lusitanica ai Giardini Botanici Hanbury

Dove e quando

2021-12-21 | Giardini Botanici Hanbury

POTATURA E MESSA IN SICUREZZA CUPRESSUS LUSITANICA AI GIARDINI BOTANICI HANBURY

Nel mese di dicembre 2021 ai Giardini Botanici Hanbury si è provveduto a mettere in sicurezza, attraverso una potatura mirata, un esemplare vetusto di Cupressus lusitanica, classificato quale “albero monumentale”.

LA DEFINIZIONE GIURIDICA DI ALBERO MONUMENTALE E I CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL CARATTERE DI MONUMENTALITÀ 

L’articolo 7 della Legge n. 10/2013 individua come monumentali:

- l’albero isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali, ovunque ubicato, che costituisca raro esempio di maestosità e/o longevità o che mostri un particolare pregio naturalistico per rarità della specie o che costituisca un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario e delle tradizioni locali;

- i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani

- gli alberi inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private

La potatura, come da normativa, è stata autorizzata dall’Ufficio manutenzione e Verde Pubblico del Comune di Ventimiglia, visto il nullaosta del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ed è stata effettuata da un’ equipe di professionisti del settore (http://www.superalberi.it) , che dopo aver effettuato una meticolosa indagine visiva e strumentale, sono intervenuti in modo mirato seguendo le “Linee guida per gli interventi di cura e salvaguardia degli alberi monumentali” a cura  del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Conservazione come albero habitat (monolith)
Si è scelto di procedere con la conservazione dell’esemplare come albero habitat, ridotto in altezza del tanto necessario a garantire la diminuzione del rischio di sbrancamento fino ad un livello accettabile.

Questo sarà destinato a deperire gradualmente trasformandosi nel tempo, grazie ai naturali processi di degradazione del legno favoriti dalla colonizzazione da parte di fauna saproxilica e funghi cariogeni.
Invece di praticare tagli netti orizzontali sono stati creati dei tagli a corona (coronet cut) o, dove praticabile, la potatura a spacco, che simula la rottura naturale di rami e branche. In questo modo la superficie di taglio verrà più facilmente colonizzata da organismi saproxilici.
L’aspetto finale risulta molto meno artificiale ed artefatto.

E’ stato inoltre accatastato il legno di risulta grossolano derivato dalla potatura al piede dell’albero, per consentirne una lenta degradazione e creare ulteriore spazio e varietà nell’insieme dei micro-habitat disponibili.

VIDEO POTATURA REALIZZATO DALL'EQUIPE DI SUPERALBERI

Conservazione di alberi storici

Cupressus lusitanica, albero monumentale della Liguria: la conservazione del patrimonio genetico

Questo vetusto gigante, giunto nella fase finale della sua esistenza, è un raro esemplare di Cupressus lusitanica (Cedro Bianco, Teotlate) originario dell’America centrale, ed era tra gli alberi più antichi del giardino; per le sue notevoli dimensioni, per la rarità e per l’importanza botanica e storica è classificato a livello nazionale “Albero monumentale”, ai sensi delle leggi vigenti.

L’albero è stato ottenuto da semi ricevuti nel febbraio 1869 dalla Villa Thuret di Antibes (Francia). La piantagione in giardino avvenne negli anni immediatamente successivi.

Nel 1912 misurava già 16 m di altezza, con una chioma di 12 m di diametro; il fusto aveva una circonferenza alla base di 2,20 m. Nel 2019 la sua circonferenza alla base misura 7,10 m!

Nel 2013 un fulmine ha colpito una delle branche primarie provocandone il disseccamento; le porzioni disseccate sono state asportate, ma negli anni successivi abbiamo osservato un progressivo del disseccamento della chioma e dei rami. 

Negli anni successivi sono state effettuate potature di rimozione del secco e messi in atto interventi per limitare possibili cedimenti e conservare in vita più a lungo possibile la pianta, cercando di non alterarne in modo drammatico la struttura fino alla fase finale del suo ciclo.

Nel dicembre 2021 la pianta è stata messa in sicurezza attraverso una potatura mirata seguendo le “Linee guida per gli interventi di cura e salvaguardia degli alberi monumentali” del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il lavoro è stato eseguito dall’ equipe di SuPerAlberi (www.superalberi.it).

Si è scelto di procedere con la conservazione dell’esemplare come albero habitat (monolith), ridotto in altezza del tanto necessario a garantire la diminuzione del rischio di sbrancamento fino ad un livello accettabile.

L’albero sarà destinato a deperire gradualmente trasformandosi nel tempo, grazie ai naturali processi di degradazione del legno favoriti dalla colonizzazione da parte di fauna saproxilica e funghi cariogeni.

Invece di praticare tagli netti orizzontali sono stati creati dei tagli a corona (coronet cut) o, dove praticabile, la potatura a spacco, che simula la rottura naturale di rami e branche. In questo modo la superficie di taglio verrà più facilmente colonizzata da organismi saproxilici; l’aspetto finale risulta molto meno artificiale ed artefatto. (vedi i filmati sul sito).

Due anni fa è stato prelevato del materiale vegetale da un ramo ancora vitale per tentare la moltiplicazione e conservare il patrimonio genetico così prezioso di questo cipresso. Il progetto è avvenuto grazie alla collaborazione con il vivaio Cupressus di Lucio Torselli (www.cupressus.it) di Quarrata (Pistoia), specializzato nella produzione di cipressi ornamentali ed ha avuto successo, tanto che presto nuove giovani piante di Cupressus lusitanica potranno essere introdotte in giardino!

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Ultimo aggiornamento 1 Febbraio 2022